Come stiamo vivendo l’emergenza Coronavirus?

L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha sconvolto le nostre vite e sta rendendo ancor più complicata la situazione di tanti bambini malati di cuore che hanno urgente bisogno di un intervento.

In questi giorni avremmo voluto avere qua con noi Jale e Ronas, dal Kurdistan Iracheno, e Amalia, una bambina dall’Albania affetta da una patologia molto grave: il loro arrivo era già organizzato, ma il trasferimento è stato impossibile.

A seguito della comparsa di alcuni casi di Covid-19 in Nepal, anche a Kathmandu gli interventi sono stati momentaneamente sospesi. Tuttavia i nostri collaboratori locali ci informano che la situazione è sotto controllo e che le operazioni potranno ricominciare a breve. Il campo medico, inizialmente previsto in primavera, è stato posticipato di qualche mese.

Oggi più di ieri tocchiamo con mano che nessun malato può aspettare e a maggior ragione non possono aspettare i bambini dal cuore malato, ancora più fragili. Per questo faremo quanto nelle nostre possibilità per aiutare questi piccoli non appena ci sarà possibile.

Il piccolo Mirak, dal Kosovo e Bazan, dal Kurdistan Iracheno sono stati dimessi da tempo, ma hanno dovuto prolungare la loro permanenza in Italia. Appena sarà possibile organizzeremo il loro rientro a casa. Intanto i nostri volontari, nelle condizioni di sicurezza raccomandate, sono stati sempre presenti in prima linea per assistere i piccoli e le loro mamme.

Non dimentichiamo, soprattutto in questi momenti difficili, il nostro impegno anche per i nostri fratelli più vicini, sul nostro territorio locale: abbiamo donato delle mascherine ai ricercatori del Laboratorio di Dinamica delle Risposte Immunitarie dell’Ospedale San Raffaele di Milano e a un gruppo comunale di volontari della Protezione Civile; inoltre daremo un contributo alla Caritas territoriale a supporto dell’approvvigionamento alimentare delle famiglie bisognose.

Grazie anche alla collaborazione con AICCA (Associazione Italiana Cardiopatici Congeniti Adulti), Cuore Fratello continuerà ad offrire ospitalità nelle proprie Case a chi anche in questa situazione è costretto a spostarsi per un intervento non prorogabile.

Per le mamme di questi bambini che necessitano cure urgenti e, in generale, per gli accompagnatori dei pazienti provenienti da diverse regioni italiane l’ospitalità non si ferma.

Nel frattempo, dal Camerun, ci giungo notizie positive. Nel mese di luglio è in programma una sessione operatoria e l’Associazione si impegna a sostenere almeno due casi urgenti.

Potendo contare su tanti amici sensibili e generosi sostenitori, le nostre attività proseguono. Noi non ci fermiamo!